
Ecco degli scorci bellissimi dell'arco di Settimio Severo al Foro Romano di Roma, uno dei tre stupendi archi trionfali della città. Insieme al mirabolante e misterioso arco di Costantino e quello rifinito ed in parte ricostruito di Tito, anche questa meraviglia della Roma antica è ben più di un semplice monumento. Qui al Foro Romano l'arco di Settimio Severo si fa vedere ed apprezzare per numerosissimi motivi. Vediamo assieme.
Eretto nel III secolo d.C. per commemorare, glorificare e celebrare le vittoriose guerre combattute dall'imperatore di Leptis Magna e la sua stessa persona, l'arco trionfale rappresenta un perfetto esempio di come l'arte celebrativa romana veicolasse messaggi ben precisi. I numerosi e raffinati rilievi marmorei, che abbelliscono la superficie marmorea tra i pilastri (su entrambi i lati) rappresentano delle scene di guerra codificate: assedio, preparazione sistemi d'assedio, costruzione dell'accampamento, strade e fortificazioni, battaglia, nemici sconfitti, discorso dell'imperatore (adlocutio). Si tratta di una vera e propria cronaca della campagna partica, quindi combattuta da Roma contro quei famigerati Parti che tanti grattacapi, da secoli ormai, stavano dando all’Urbe. E Settimio Severo fu uno dei generali romani che riuscì nell’impresa di far abbassare un poco la testa a quella che era una vera e propria spina nel fianco per l’Urbe: il confine orientale dell’impero.
Effettivamente i rilievi, che si sviluppano su entrambi i lati su tre registri sovrapposti, possono davvero essere “letti” seguendo un ordine specifico, dalla partenza dell’esercito al ritorno vittorioso. I Romani, uomini sempre pragmatici, combattevano le loro guerre seguendo delle linee e regole ben precise, dei punti cardine da cui partire per poi organizzare la campagna bellica in base anche al nemico ed al territorio. Una propaganda vera e propria insomma, corredata di altri simboli ed iconografie facilmente comprensibili anche al semplice cittadino romano, come ad esempio le figure dei nemici sconfitti, con al loro fianco i legionari vittoriosi, scolpiti sui plinti che sorreggono le colonne. E come le Vittorie alate con trofei ben visibili sull’archivolto dell’arco centrale, o come ancora le personificazioni delle quattro stagioni poste ai piedi delle Vittorie, a simboleggiare l’eternità quasi del trionfo di Settimio Severo, e di Roma tutta, contro i Parti. Una propaganda incredibile insomma, in una versione marmorea e posta sul lato occidentale del Foro Romano. Impossibile, per i cittadini romani, non notare questo straordinario monumento.