Tra le zone più belle di Roma, a mio parere, c'è il complesso archeologico di Villa Gordiani, ad est della città, in zona Prenestina. Un vero e proprio cuore pulsante di storia, in larga parte (per motivi di preservazione e, forse, anche per mancanza di fondi) ancora interrato. Nonostante questo, però, le chiarissime tracce archeologiche di ciò che era un tempo rendono quest'area una delle più belle di Roma. Scopritela assieme a me, da vera guida turistica e da veri curiosi!
Immaginate comunque di poter passeggiare liberamente in un’area verde ed attrezzata nella quale si può comprendere quanto nel tessuto urbano moderno il glorioso passato dell’Urbe sia ben visibile. Infatti quel “poco” che esce fuori dal terreno dimostra quanto ricco sia il sottosuolo della città e quanto Roma sia incredibile proprio per questo: la visibilità, anche in contesti particolari come questo, di edifici o complessi architettonici un tempo splendidi. Come si evince da nome, probabilmente in questo luogo sorgeva la residenza della famiglia dei Gordiani capace, comunque, di dare tre imperatori a Roma. Si narra che il complesso fosse circondato da un portico composto da duecento colonne, molte con uno stile diverso l'una dalle altre! Già questo dato può far comprendere come qui si sia di fronte ad uno degli esempi più fulgidi di dimore aristocratiche poste al di fuori delle mura cittadine, complessi dotati di numerosi edifici dalla diversa destinazione d’uso spesso circondati da verde, specie arboree e floreali.
Inoltre, tanto per dare un'idea di cosa si può trovare passeggiando in quello che, oggi, è un esteso parco verde aperto a tutti, tagliato in due dalla Prenestina, basta stilare una piccola lista di ciò che è possibile vedere ancora oggi. Ruderi monumentali che ci ricordano come qui sorgesse un mausoleo di famiglia con annessa una basilica (soluzione architettonica molto in voga nel IV secolo d.C., che si avvicina nello stile allo splendido Mausoleo di Santa Costanza lungo la Via Nomentana). Notiamo ancora oggi i basamenti delle colonne che dovevano fiancheggiare la navata principale. Poi abbiamo quello che è considerata una cisterna per la raccolta dell'acqua, utile soprattutto per alimentare le fantastiche terme che, a detta di alcune fonti antiche, non avevamo nulla da invidiare a quelle ben più conosciute di Diocleziano o Caracalla. Insomma, un vero tesoro archeologico ancora oggi in larga parte sotterraneo. Chissà quanto ancora si può trovare, qui come in generale sotto la città di Roma...
