A Roma sono molte le zone verdi ed i parchi, aree che rendono la Città Eterna un centro urbano tra le più green di tutto il globo. Spesso, poi, qui a Roma i parchi sanno essere straordinari, diversi da ciò che ci si potrebbe aspettare e questo è, forse, uno dei più famosi. Ecco il celebre Laghetto dell'Eur, chiamato così dai cittadini romani sebbene, ufficialmente, lo si dovrebbe nominare Parco Centrale del Lago. Una vera e propria icona cittadina, senza ombra di dubbio, che una guida turistica locale come me ha spesso l'occasione di vedere (anche da semplice cittadino)!

Questo è lo specchio d’acqua del famosissimo quartiere Eur, a sud di Roma, oggi a vocazione sia residenziale sia commerciale, soprattutto con presenza di uffici, che è forse uno dei punti più iconici del grandioso progetto voluto negli anni ’30 del secolo scorso da Mussolini. In occasione dell’esposizione universale del 1942, che si sarebbe dovuta tenere proprio a Roma, Mussolini volle costruire ex novo un nuovo polo fieristico in una posizione a sud della Città Eterna che, idealmente, potesse congiungere quest’ultima con il mare. Quello che oggi è l’Eur, dunque, è figlio dell’intenzione di Mussolini di far vedere, agli occhi del mondo intero, quanto l’Italia fascista fosse progredita e dedita al progresso. Gli edifici che oggi puntellano tutta la zona sono nella stragrande maggioranza dei casi quelli originali ma, allo stesso tempo, la larga parte di tali edifici non fu completata negli anni ’30 o ’40. Lo scoppio della seconda guerra mondiale, infatti, impedì ai progettisti, agli architetti ed agli ingegneri di portare a compimento un’opera urbanistica sicuramente eccezionale per costi e lavoro umano. Persa la guerra, però, tutto si bloccò praticamente sino al 1960, quando Roma ospitò le Olimpiadi. Il progetto originale del lago centrale qui all’Eur fu dato a Marcello Piacentini e Raffaele De Vico, due archistar con cui si voleva andare sul sicuro. In realtà esso faceva parte di un ben più ampio progetto che prevedeva la realizzazione di ben otto parchi, ma questo fu sempre considerato il principale. Come detto la guerra fermò tutto, ma poi i lavori ripartirono con alcune modifiche ai disegni originali che portarono alla messa in opera di ciò che vediamo ancora oggi: un bacino artificiale lungo praticamente un chilometro che, com’era prassi all’epoca, aveva come sfondo scenico ed urbanistico un grande edificio, in questo caso l’inconfondibile palasport (o palazzetto Nervi), dalla sua inconfondibile forma circolare.

Anche gli altri palazzi, quello dell’ENI e quello dell’Unicredit, sono di quegli anni, anni ’60 soprattutto. Un angolo verde di Roma, un laghetto bellissimo circondato da passeggiate, alberi e cascatelle, che fu un fiore all’occhiello di quella Roma che ospitò le Olimpiadi. Anche la storica Piscina delle Rose fu realizzata appositamente per ospitare alcune gare olimpiche. Da poco tempo, poi, è stato riaperto al pubblico il Giardino delle Cascate, che collega idealmente il palazzetto dello sport al laghetto. Frutto dei lavori e disegni del De Vico, concede un colpo d’occhio davvero magnifico. Tra le bellezze del Laghetto vi è infine la cosiddetta "Passeggiata del Giappone": immaginate 2500 sakura (i famosi ciliegi giapponesi in fiore) regalati dal giapponese Kishi nel 1959, ed immaginate i colori ed i profumi durante la loro fioritura... Una bellezza unica, che rende il lago e tutta l'area attorno ancora più belli, con i vialetti alberati ed i giardini, le cascatelle ed i giochi d'acqua che siicuramente donano al Laghetto dell'Eur a Roma un'atmosera incredibile.