
Conosciamo tutti la Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle chiese più belle di tutta Roma, nonché il primo luogo di culto cristiano, ufficialmente, dedicato alla Vergine Maria. Come guida turistica semplicemente adoro la chiesa, come amante dell'arte e della cultura Santa Maria Maggiore rappresenta un mix perfetto di antico e moderno. Ma provate, per un attimo, a fare caso a quanto sto per scrivervi. Anche una delle basiliche maggiori di Roma ha le sue leggende e le sua tradizioni, e questa è una delle più curiose...
Se passate attorno alle nove di sera, nei pressi di Santa Maria Maggiore a Roma, sentirete i rintocchi un poco striduli, ma intensi, di una campana della basilica. Come mai? Perché proprio questo orario e solo, e solamente, questa campana? Tutto a causa di una tradizione che si riverbera nei secoli, e che ha dato un nuovo nome a questa piccola campana: la campana della Sperduta. Si narra, infatti, di come secoli fa, in pieno Cinquecento una giovane ragazza stesse camminando per le vie di Roma. Era una pellegrina, ed era a Roma, come altri migliaia come lei, per visitare la basiliche maggiori della città. Era sera, secondo alcune versioni addirittura notte, faceva freddo e cominciò anche ad addensarsi una fitta nebbia. In poco tempo, la giovane perse l'orientamento. Una città sconosciuta, e senza avere alcun punto di riferimento. Disperata, e conscia del fatto che camminare da sola a quell'ora poteva anche esserle fatale, vista la presenza di furfanti e criminali, rivolse una preghiera alla Madonna per essere salvata. Improvvisamente, la giovane udì il suono di una campana, un suono diverso dagli altri: sembra quasi che faccia fatica a rintoccare per quanto è stridula. Sta di fatto che, ed erano le nove di sera, quindi un orario molto insolito, la campana continuò a suonare e suonare, sino a che, grazie ad essa, la giovane arrivò davanti la Basilica di Santa Maria Maggiore, dal cui campanile questo suono aveva origine. Secondo un’altra versione erano addirittura le due di notte quindi, ancor di più, immaginate la stranezza, ma allo stesso il miracolo per questa pellegrina, nel sentire il suono di una campana proprio in quell’ora. Una volta vista la facciata, la campana smise di battere e la giovane, trovato questo punto di riferimento, ritrovò la strada di casa. Non c’è che dire, un miracolo e, soprattutto, un modo per comprendere quanto anche una campana, a Roma, può avere una sua storia. Tra l'altro non dimentichiamoci di come la campana faccia parte di un campanile del XIV secolo alto ben 75 metri. Già solo per questo merita tutta la nostra attenzione!
Dopotutto la Basilica di Santa Maria Maggiore fu fondata, secondo la tradizione, proprio a seguito di un miracolo. Non dobbiamo stupirci di sentire storie come questa che vi ho appena raccontato, poiché la Città Eterna di tradizioni simili ne ha a bizzeffe (provate a cliccare qui per sapere quanto il Pantheon sia un edificio associato spesso a leggende di vario genere). La bellezza di Roma sta anche in questo, in storie dal carattere popolare e religioso che però rendono la città ancor più ricca.