
Quando si visitano le chiese della Città Eterna fate sempre attenzione, perché a volte non solo l'edificio principale può attirare la vostra attenzione e la vostra curiosità. Ci sono chiese a Roma, infatti, che ospitano dei chiostri medievali semplicemente spettacolari, come ad esempio a San Lorenzo fuori le Mura o a San Paolo fuori le Mura. Basiliche con secoli alle spalle che, attorno al XII - XIII secolo, furono abbellite, anche per la gioia dei monaci che lì vivevano, con chiostri meravigliosi. Tra essi, quest'oggi, vorrei parlarvi di quello di San Giovanni in Laterano che rappresenta tra i più mirabolanti esempi dell'arte marmorara romana del Medioevo.
A pianta quadrata, questo è il chiostro più grande di tutta Roma, con i lati che sono lunghi 36 metri ciascuno. Gli ideatori di questa meraviglia sono esponenti della famiglia dei Vassalletto che, insieme ai Cosmati, riuscirono a creare una vero e proprio stile che, nel Medioevo romano, risultò essere irripetibile. Le colonnine binate ed i pilastri che corrono lungo il chiostro, così come le policromie date dai piccoli frammenti marmorei sparsi, sapientemente, lungo tutto il chiostro e gli elementi architettonici donano un senso di esaltazione e quiete allo stesso tempo! Immaginate come l'opera si tramandò di padre in figlio, poiché fu Pietro Vassalletto il primo a preoccuparsi di realizzare un monumentale chiostro alla fine del XII secolo, sotto papa Innocenzo III. Siamo in un periodo in cui i pontefici abitano nel Patriarchio, l'antica sede lateranense del papato. Ma non fu Pietro a portare a termine l'opera. Suo figlio Nicola, infatti, prese le redini del progetto completandolo negli anni '30 del Duecento durante il pontificato di Gregorio IX. Un chiostro che renderà omaggio alla famiglia dei Vassalletto, come ci ricorda anche l'iscrizione in cui troviamo scritto:"Nobilis et doctus hac Vassaletus in arte cum patre caepit opus quod solus perficit ipse". Ciò che il padre ha iniziato, il figlio ha perfezionato, e non poteva essere altrimenti poiché la Roma dell'epoca ebbe la fortuna di avere vere e proprie dinastie di artigiani, a vari livelli, capaci di rendere il Medioevo della Città Eterna un periodo denso dal punto di vista architettonico e artistico.
Non dimentichiamoci mai, dunque, di come i cosiddetti secoli bui furono, invece, abbagliati dalla bellezza di uno stile pittoresco e riconoscibile. Un chiostro come questo a San Giovanni in Laterano ci ricorda anche di come gli artisti dell'epoca fossero abili riutilizzatori e riciclatori. Di fatti pensiamo a come i frammenti policromi, in marmo o granito, che rendono speciale questo chiostro, provengono anche da antichi elementi architettonici utilizzati dai Romani per i loro edifici, caduti in disuso e in uno stato di abbandono nel corso dei secoli. Un'abile opera di riciclo che ha reso Roma ancor più entusiasmante e ricca, parola di guida turistica!