In passato ebbi già modo, come potete leggere  qui, di spiegarvi come il patrimonio culturale di Roma non sia composto solo di grandi monumenti o gallerie d'arte ma, anche, da una tipologia di edificio diventato il simbolo stesso della cultura: la biblioteca. E da guida turistica locale ecco che, oggi, andrò brevemente a descrivervi una delle biblioteche storiche della Città Eterna, posta in un'area centralissima di Roma, con tantissimi turisti che, ogni giorno, vi passano accanto senza degnarla neanche di uno sguardo. Sto parlando della storica Biblioteca Casanatense.

Inaugurata nel 1701 per volere del cardinale Girolamo Casanate. Una prima informazione che ci fa comprendere come, spesso e volentieri, i soldi e una solida cultura personale possano fare tantissimo. Situata a fianco dell'enorme Basilica di Sant'Ignazio da Loyola (di cui è celebre la volta affrescata), la biblioteca si sviluppò proprio grazie al testamento del potente cardinale, nel quale vi erano scritto che una grande donazione (pari a 160.000 scudi), elargita dallo stesso, dovesse essere impegnata per realizzare una biblioteca, gestita dai padri domenicani della vicina Chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Originariamente la biblioteca aveva circa 25.000 volumi, donati in toto dal cardinale. Ma, ovviamente, nel corso degli anni la collezione si è notevolmente ampliata, per dare a questa biblioteca un carattere davvero universale. Testi di teologia o religione sono a fianco di libretti d'opera o testi di diritto romano. Oggi la biblioteca ha circa 350.000 volumi, tra cui 2.200 incunaboli (stampe del secolo XV e XVI), per non parlare delle 30.000 incisioni. La parte del leone nella biblioteca Casanatense la fa il grande salone centrale, lungo più di 60 metri. Al suo interno non ci sono solo volumi e testi, ma anche vere e proprie opere d'arte. Come i due globi settecenteschi, uno terrestre ed uno celeste, disegnati a penna dall'abate Moroncelli tre secoli fa. Oppure la preziosa sfera armillare in ottone, del 1708, che sovrasta la statua del cardinale Casanate. 

Sono sicuro che venire a studiare qui sia un'esperienza magnifica, poiché si può davvero sentire, nel profondo, il senso stesso della parola studio, di quella curiosità che guida tutti noi nel volere conoscere e approfondire un fatto, una tematica, un periodo storico. La Biblioteca Casanatense non fa minimamente eccezione, e i numerosi altri manufatti secolari che qui vi si trovano non fanno altro che aumentare la sensazione che ho descritto in precedenza. Non dimentichiamoci, però, di come tale edificio sia frutto della donazione di un cardinale. E, come vuole la classica superbia umana, sarà facile all'interno di questa biblioteca di Roma notare lo stemma della famiglia cardinalizia: una torre sormontata da una stella con otto raggi.