
L’Aventino è il colle più periferico di Roma, quello più a sud e quello che per secoli fu sempre considerato quasi un corpo estraneo alla città. Immaginate che solo al tempo di Claudio, quarto imperatore di Roma, e dunque nel I secolo d.C., l'Aventino fu incluso nel pomerio, il confine sacro dell'Urbe (ciò che delimitava il centro dell'antica città). Nonostate questo, però, quest'altura entra di diritto nella lunghissima storia della Città Eterna in quanto, per numerose ragioni, fu qui che numerosi miti e leggende, episodi storici e non solo, ebbero luogo. Senza dimenticare, poi, quanto le molteplici rimanenze archeologiche rinvenute nel corso di numerosi scavi abbiano riportato alla luce (a volte solo metaforicamente) edifici a carattere privato o pubblico, di età arcaica, repubblicana e imperiale. Un modo per capire quanto l'Aventino, comunque sia, è sempre stato un colle vissuto dai cittadini romani, sin dagli albori.
L'Aventino è talmente al di fuori dal centro cittadino da rendersi protagonista di celebri fatti storici che trasudano leggenda e mito. Come Remo, il fratello di Romolo, che in una gara a chi vedeva più uccelli volare in cielo (con l’obiettivo di decidere chi avrebbe fondato la città), scelse proprio l’Aventino come suo punto di avvistamento. Certamente qui si parla dell'origine mitologica di Roma (che potete rivivere leggendo questo articolo), ma è interessante notare come l'altura sia presente sin dagli albori della civiltà romana. Il colle fu protagonista anche del famoso mito di Ercole e Caco, un gigante che fece un torto al forzuto eroe e che, per tale motivo, fu brutalmente ucciso dallo stesso. E dove abitava il gigante Caco? Proprio qui, in una caverna sull’Aventino.
Ma, probabilmente, il nome del colle è legato per sempre alla famosa Secessione. Ci troviamo nel 1924, a seguito del delitto Matteotti che diede quasi il via al regime fascista in Italia. Inizialmente Mussolini negò qualunque coinvolgimento con il delitto, negando inoltre i brogli elettorali denunciati da molti deputati. Mussolini, dunque, decise dii sfidare i parlamentari a sfiduciarlo ed accusarlo apertamente. Fu in quel momento che alcuni deputati di opposizione decisero di svolgere i lavori parlamentari in Aventino, in totale protesta e contrapposizione con Mussolini e abbandonando completamente il Parlamento. Ma perché proprio questo colle? Perché agli albori della Repubblica di Roma, nel V secolo a.C., quando lo scontro sociale tra patrizi e plebei era acuto, acceso e a volte anche violento, fu proprio l’Aventino ad essere scelto come sede (ed anche luogo in cui vivere), da parte dei plebei, inizialmente esclusi da qualunque attività politica e cittadina di Roma. In realtà di secessioni, in epoca antica, ce ne furono molte nel corso dei secoli, ma la prima rimase nella storia in quanto, effettivamente, le persone appartenenti alle classi meno agiate misero in moto, a partire dai loro rappresentanti, una vera e propria manifestazione politica e fisica di dissenso. Siamo in un momento in cui la classe politica, dirigente, economica ed amministrativa di Roma stava andando formandosi, sebbene molto probabilmente tale processo è da datare in un momento successivo. Comunque sia l'Aventino è un territorio intimamente legato alla formazione della società romana, alla famosa lotta tra i patrizi ed i plebei (declinata in molteplici modi). Come racconta Tito Livio "Lì, senza nessuno che li guidasse, fortificarono [i plebei] in tutta calma il campo con fossati e palizzate limitandosi ad andare in cerca di cibo e, per alcuni giorni, non subirono attacchi nè attaccarono a loro volta. Roma era nel panico più totale e il clima di mutua apprensione teneva tutto in sospeso". L'Aventino, dunque, fu indubbio protagonista di uno dei momenti più difficile per la formazione politica e sociale di Roma.
Infine, una curiosità: quale è l’origine della parola “Aventino”? Ancora oggi, non abbiamo notizie certe. C’è chi pensa per la coltivazione dell’avena che qui si faceva in età arcaica, chi ancora reputa che il nome derivi da un antico re della città di Albalonga, che li si stanziò. Per altri ancora il termine Aventino deriva dalla locuzione latina ab adventu hominum, un modo per denominare un tempio di Diana lì esistente. Insomma, in un modo o nell’altro, questo colle ha davvero fatto la storia di Roma, riuscendo ad entrare di diritto tra i luoghi più iconici, sentiti e speciali della romanità!