
Ci sono zone di Roma che è bene visitare, per il semplice piacere di avere dei panorami meravigliosi. Una di queste zone è il Parco del Colle Oppio, un angolo verde di Roma che si affaccia direttamente sul Colosseo. Ma, a parte la bellezza incredibile che la vista del gigante di Roma ci può donare, il parco del colle Oppio ha tanto altro da offrirci.
L’Oppio non è uno dei sette colli della città ma, bensì, una delle tre alture che compongono il Colle Esquilino: insieme al Cispius e al Fagutal, infatti, questa collina presenta molteplici alture, oggi semplicemente ricoperte di edifici, storici e moderni. Per secoli, sin dalla fondazione di Roma, il colle Oppio (Opius in latino) fu abbandonato o, in parte, urbanizzato da alcune domus romane. Questa piccola fetta di terra, oggi interamente occupata dal Rione Monti, fu monumentalizzata da Nerone, che qui costruì il centro della sua straordinaria dimora: la Domus Aurea. Immaginate una serie di ambienti, stanze riccamente decorate con stucchi policromi, mosaici ed elementi marmorei che si alternano a giardini e fontane, con un grande lago artificiale dove era ormeggiata l’imbarcazione privata dell’imperatore. Ora, immaginate tali ambienti ed estendeteli per decine e decine di ettari! Una casa degna di un Dio (tale, infatti, si sentiva Nerone), che però venne bollata dal proprietario, non appena ebbe messo piede in casa, in questo modo: ”Finalmente, un’abitazione degna di un uomo”.
A parte la megalomania di Nerone, ancora oggi il Colle Oppio ci offro i fantastici e conservati resti della Domus Aurea. Sale ipogee, quindi sotterranee, dopo duemila anni ancora mostrano la loro bellezza, con i resti degli stucchi e l’atmosfera quasi magica che dentro si respira. Ancora si scava, e quindi altre sorprese avremo in futuro. Da aggiungere che la storia della Domus Aurea si intreccia con quella di Roma stessa. Non è un caso se oggi poco possiamo vedere della principesca casa di Nerone, poiché dopo la sua morte gli imperatori successivi tentarono di cancellarne la memoria, costruendo sopra tale palazzo altri edifici. Ed ecco, dunque, che nel Parco del Colle Oppio possiamo notare pochi resti in muratura, appartenenti alle antiche Terme di Tito, installate proprio sopra la Domus Aurea. In questo caso, con molto pragmatismo, pare che l'imperatore avesse semplicemente riutilizzato gli originali ambienti del palazzo neroniano adibiti a terme private. Pochi frammenti di una storia vecchia quanto la città, che però ci narra di come Roma cambiò nei secoli. Difatti la fortuna che abbiamo, qui al Colle Oppio, è che in epoca romana la zona fu fortemente urbanizzata e soggetta a numerosi interventi edilizi, grandi e piccoli. Edifici di cui rimangono abbastanza bene le memorie storiche, considerando che dopo l'area fu praticamente abbandonata. Dunque in epoca antica fu qui, al Colle Oppio, concepita la Domus Aurea di Nerone alle Terme di Tito (costruite probabilmente sfruttando i bagni meravigliosi della dimora neroniana), dalle Terme di Traiano fino ad altre domus altrettanto stupefacenti. Per non parlare poi del fatto che, agli inizi dell'Ottocento, i francesi (allora occupanti di Roma), usarono alcune enormi sale degli antichi impianti termali come polveriera. Una storia che non finisce mai, una storia che oggi vede questo parco all'aria aperta, pieno di verde e viali, di rimanenze archeologiche meravigliose e fantastiche. Il tutto a pochi passi dal Colosseo.