



Queste sono solo alcuni dei reperti ritrovati nel corso degli anni ed oggi esposti nelle teche della nuova stazione metro San Giovanni della terza linea di Roma. Venire qui e passare qualche attimo ad osservare ciò che si è riuscito a recuperare attesta, ancora una volta, la straordinaria stratificazione della Città Eterna. Una parola chiave questa, che fa comprendere quanto il sottosuolo della città sia una vera e propria macchina del tempo che incorpora opere ed oggetti di epoche diverse.
Ed è così che scavando per realizzare le gallerie della metropolitana, arrivando ad una profondità di 27 metri (dove sono oggi le banchine), strato dopo strato si è scoperto un nuovo mondo, un pezzo della storia romana. Da piatti in ceramica dipinta dell’800 fino ad elementi medievali, da monete o gioielli tardo imperiali fino a resti di un cesto (incredibile) o di strumenti da lavoro del I-II secolo d.C. Grazie a queste scoperte si è capito come qui in zona prosperò, due millenni fa, una grande azienda agricola, ed i reperti lo confermano! E’ incredibile come, dopotutto, basta guardare in basso e scavare un poco per conoscere la storia della Città Eterna. E’ incredibile come il suolo di Roma sia un immenso tesoro che travalica i secoli.
Provate ad immaginare, fermandovi per un attimo, a come alcuni degli oggetti esposti in queste bellissime teche siano stati semplici strumenti di lavoro o domestici, manufatti dunque di uso comune. Per noi dell’era moderna, invece, diventano dei veri capolavori, frutto di scavi effettuati per una modernissima stazione della metropolitana. Roma, inoltre, non è solo imperatori o Repubblica, bensì un territorio in cui si sono avvicendate tribù antiche, villaggi neolitici e uomini preistorici, di cui qualcosina è stato scoperto. Dall’800 fino alla preistoria! Insomma Roma è un po’ come una enorme lasagna, se mi permettete il termine, con i suoi diversi strati capaci di mostrare, come una fotografia, l’incredibile e lunga storia di una città ed un territorio millenario...



