
Roma è una città santa, in quanto sede del pontificato e luogo in terra che determina l'universalità della Chiesa Cattolica. Per tale ragione non c'è assolutamente da meravigliarsi se moltissime chiese romane, anche le parrocchie di periferia, hanno al loro interno reliquie, ufficialmente riconosciute dalla Santa Sede. Come guida turistica locale è mio dovere sottolineare l'importante, dal punto di vista religioso, di una reliquia la quale, spesso e volentieri, garantiva in passato uno status maggiore a una chiesa rispetto ad un'altra che non ne ha alcuna all'interno. E di reliquie, ovviamente, ce ne sono anche di molto particolari…
Sicuramente tra le reliquie più curiose di tutta Roma troviamo quest'urna d'argento, conservata nella Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, contenente alcune ossa del piede di Maria Maddalena. Perché specialmente questa parte del suo corpo è particolarmente venerata? Perché secondo il Nuovo Testamento fu lei, Maria di Magdala, la prima a entrare nel sepolcro del Cristo, muovendo i primi passi proprio con quel piede. Un potente simbolo di redenzione come la Maddalena, erroneamente considerata una prostituta quando, dalle Sacre Scritture, si evince essere una peccatrice (senza entrare nel dettaglio), che ebbe la possibilità, lei per prima, di verificare con i propri occhi il significato della Salvezza, la Resurrezione del Cristo. Leggiamo, ad esempio, dal Vangelo secondo Marco, di come la Maddalena e un'altra donna, “Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui”. Fisicamente entrò lì, secondo questa testimonianza. Dunque, compreso perché possedere parti del piede della Maddalena sia importante, per una chiesa, vediamo adesso ad un'altra, fondamentale, domanda. Come sono giunte a Roma queste piccole ossicine, oggi conservate in un meraviglioso reliquiario? Secondo un'antica tradizione Maria Maddalena passò i suoi ultimi giorni di vita ad Efeso, tra le città più importanti del mondo antico. Una grande comunità umana dalla lunga tradizione politeista (ricordiamo il Tempio di Diana ad Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico) che poi fu completamente cristianizzata. La casa dove la Maddalena morì fu resa sacra e poi trasformata in un santuario. Solo nell'886 l'imperatore bizantino Leone VI il Filosofo traslò i resti mortali della Maddalena a Costantinopoli. In seguito il corpo fu donato ad un Re di Francia che, nel suo lungo viaggio di ritorno tra Costantinopoli e la sua corte, passò per Roma. Fu qui che decise di lasciare un pezzo del corpo, un piede in particolare, in omaggio al pontefice. Fu appositamente costruito un piccolo reliquario ospitato in una cappella, costruita nei pressi di Ponte Sant'Angelo. Luogo quanto mai simbolico, poiché sarebbe stata l'ultima reliquia visibile dai pellegrini prima di giungere in San Pietro, che proprio quel ponte percorrevano come ultimo tratto prima della grande basilica. Nel corso dei secoli poi si perse traccia del piede della Maddalena, poiché non abbiamo più molte notizie in merito.
Ovviamente è impossibile sapere come sono andate davvero le cose, poiché dobbiamo rifarci a tradizioni, storie o anche a vere e proprie fantasie che sono andate a mescolarsi, nel corso dei secoli, per comporre poi una storia ancora oggi completamente lacunosa. Rimane il fatto, però, che la Basilica di San Giovanni dei Fiorentini qui a Roma ospita un qualcosa che, per la devozione di molti, ha un grandioso significato. Rimane, soprattutto, l'elegante reliquario in argento che ospita la reliquia, così come lo vedete oggi, è opera di Benvenuto Cellini (siamo nel Cinquecento quindi). Fu riscoperta solo negli anni 2000 (incredibile vero?) e posta in questa basilica solo nel 2012! A volte anche le reliquie hanno una nuova, e moderna, vita...