Roma è il centro della cristianità, e come tale non ha solamente chiese cattoliche sul suo suolo. Questa è un'altra peculiarità della Città Eterna, la quale certamente è capace di stupire per qualcosa che, come nel nostro caso, può risultare totalmente inaspettato in un luogo fortemente cristiano come questo. Ma, come sempre, a Roma piace sorprendere sia le guide turistiche come me che chi non ha idea che possa esistere qualcosa del genere...

Ad esempio voglio oggi citare la chiesa americana episcopale anglicana che, a tutti gli effetti e non solo per la sua pozione centrale, è una vera icona a Roma posizionata lungo Via Nazionale: la chiesa di San Paolo dentro le Mura (per differenziarla dalla famosa Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove riposano le spoglie del santo). Costruita alla fine dell’800 dall’architetto George Edmund Street, la chiesa è il primo luogo di culto non cattolico realizzato a Roma. Un primato che va a braccetto con l’italianità della facciata! Forse per puro rispetto, l’architetto volle seguire uno stile goticheggiante nella muratura bianca e rossa e nel campanile con bifore e trifore ad alleggerire e slanciare la struttura.

Ma anche l’interno colpisce molto, soprattutto per il ciclo di mosaici riguardanti la storia di Cristo e della Vergine, che campeggiano soprattutto nel catino absidale. Un ambiente a tre navate scandite da volte ogivali ci porta verso la zona presbiteriale, arricchita da mosaici realizzati dall’artista preraffaellita Burne-Jones. Come suggerisce lo stile a cui si approcciò Jones, lui seguì uno stile rinascimentale nei soggetti rappresentati e, anche, nella volontà di affiancare personaggi biblici a personalità politiche della sua epoca. Come fece Raffaello nelle sue famose stanze, in cui insieme a preti, poeti e filosofi antichi riportò i ritratti di persone a lui contemporanee (come i papi Giulio II e Leone X o direttamente se stesso), Jones ritrasse nei suoi mosaici anche…Lincoln, Garibaldi e JP Morgan, banchiere che finanziò la costruzione della chiesa. Un ponte tra passato e presente. Infine, la policromia delle bellissime vetrate, in cui sono raccontate episodi della vita di San Paolo, abbelliscono e rendono speciale l’atmosfera della chiesa, tra le più curiose di Roma.