Tra i piccoli ma straordinari oggetti del Museo Preistorico ed Etnografico Pigorini di Roma, in zona EUR, troviamo alcuni esempi della celebri Veneri. Forse li avete visti sui vostri libri di storia, sicuramente vi possono aver incuriosito per la loro strana forma. Ma, in definitiva, cosa sono queste Veneri? Sicuramente rappresentano uno dei motivi per cui sarebbe il caso di visitare il Museo Preistorico ed Etnografico Pigorini a Roma, un museo inaspettatamente delizioso e ricco di sorprese. 

Comunque sia le cosiddette Veneri sono manufatti molto interessanti che, tra le altre cose, contribuiscono ad arricchire la collezione di un museo poco conosciuto ma che merita una giusta attenzione da parte di tutti, in quanto in possesso di manufatti, come questi, che ci parlano direttamente del nostro passato preistorico. Cosa sono le Veneri (qui in foto vediamo in particolare quella conosciuta come di Savignano)? Piccole statuette risalenti a migliaia di anni fa, prodotte quasi in serie dai nostri antenati delle caverne. Ritratti femminili con corpi giunonici ed abbondanti, piccole figurine realizzati con materiali vari dall’alto valore simbolico, sociale e religioso. Quale è il loro significato? Ancora oggi, dopo secoli di studi, non lo sappiamo con certezza. Abbiamo alcune teorie a riguardo, nulla più, teorie che riempiono le pagine di grandi tomi ma che, allo stesso tempo, lasciano in parte intatto quel mistero che ancora oggi aleggia attorno ai nostri antenati preistorici, uomini e donne vissuti migliaia e migliaia di anni fa.

Comunque sia la teoria che va per la maggiore, in parole povere, ci dice che le cosiddette Veneri rappresentino l'idea di fertilità e vita, riprodotta attraverso una figura femminile (la donna generatrice di vita) dalle fattezze abbondanti (sinonimo di fecondità). Oppure, potrebbe trattarsi di rappresentazioni della Madre Terra, un culto che molte comunità umane, sparse ovunque nel mondo, sentivano vicino. In una società agricola, in cui la sopravvivenza era determinata dal raccolto, era indubbio che la Terra fosse vista come chiara generatrice di vita. Ciò che però colpisce, e che ancora oggi rappresenta un mistero, è come sia possibile che queste Veneri siano state ritrovate in diverse e numerose zone del mondo, in un tempo in cui era impossibile che comunità umane distanti anche migliaia di chilometri potessero entrare in contatto. Come è possibile che una simile produzione artistico-religiosa (traguardo dell'evoluzione umana), possa essere comuni a tutti? Che il concetto di cultura e arte sia insita nel nostro essere? A voi l'ardua sentenza.