Il Museo della Crypta Balbi a Roma, con i suoi numerosi piani (tra cui quello sotterraneo), riesce a farci ben comprendere come la città sia completamente stratificata! Questo è uno dei segreti di Roma: scavando e scavando si può viaggiare a ritroso nel tempo, scoprendo diverse realtà e strati temporali appartenenti a diverse epoche...un po' come la sterminata collezione oggi visibile nel museo, che ci racconta la ricca stratificazione ed evoluzione di un piccolo fazzoletto di terra, quello che su per giù corrisponde a Via delle Botteghe Oscure. Ve ne parlai già qualche tempo fa, come potete leggere qui. Seguire un tour qui, a tutti gli effetti, significa fare un viaggio nel tempo che vi porterà a scoprire i lati nascosti, misteriosi ma non per questo meno affascinanti di Roma.

Pensate alla lunghissima evoluzione storica e architettonica di quello che era l'antico Teatro di Balbo, un monumento eccezionale che rivaleggiò con altri edifici simili, come quello di Pompeo. Ebbene, dopo molti secoli e peripezie, razzie e saccheggi, l'antico e splendido luogo deputato al divertimento e allo svago divenne qualcosa di più. Da teatro in muratura a ritrovo per sbandati, da cava per materiali a chiesa. E, tra le altre cose, anche necropoli... E già, perché una volta non si andava molto per il sottile e, vuoi per motivi economici o semplicemente di spazio, potevano spuntare necropoli in luoghi insospettabili. E qui, dove una volta vi era la cavea del grande teatro in muratura, contenente migliaia di spettatori sin dal I secolo a.C., numerosi resti umani furono rinvenuti. Ormai, siamo già nel primo Medioevo, si usava inumare i corpi, conservandoli all'interno di tombe scavate nel terreno o, sempre per risparmiare spazio e fatica, magari all'interno di vasi o recipienti di terracotta! Gente, uomini, donne e bambini anche, appartenenti al popolino e senza la disponibilità economica di farsi realizzare sfarzose tombe, furono sepolti qui, quasi nell'anonimato.

Dopotutto le aree sotterranee dell'edificio monumentale, definite in epoca medievale cryptae, furono senza ombra di dubbio riutilizzate per numerosi usi, da persone di diverse estrazioni sociali. Quello che era un monumento alla grandiosità architettonica dell'Urbe di un tempo si trasformò in altro, addirittura in una sorta di cimitero. Non vi erano veri e propri regolamenti sulla sepoltura dei morti, poiché spesso erano le chiese cattoliche che prestavano la loro opere per organizzare al meglio questa importante attività. Ma dopotutto anche questa è Roma, come si vede nel Museo della Crypta Balbi, un museo sicuramente interessante e curioso, capace come pochi altri di rendere visibile una delle caratteristiche più vive della Città Eterna: la sua capacità di evolvere conservando, al contempo, la propria memoria storica…