Un paio di foto su ciò che si può trovare nel ricco Museo Paleologico ed Etnografico Pigorini a Roma, uno dei musei che non ti aspetti di trovare nella Città Eterna ma che, allo stesso tempo, la arricchiscono di altre meraviglie. Da guida turistica locale ve lo devo dire, visitare questo museo significa andare molto indietro nel tempo, significa entrare in contatto con il nostro vero passato.
Sorto su spinta del ricercatore, studioso, etnologo e curioso Pigorini il quale, alla fine dell'Ottocento, volle creare una collezione unica nel suo genere in Europa, il museo oggi ospita migliaia di pezzi unici che, di solito, si possono vedere solo sui libri di scuola: strumenti litici, manufatti utilizzati dai nostri antenati delle caverne, calchi di veri crani di diverse specie di ominidi ritrovati nel corso degli scavi. E quindi, all'interno di uno dei grandi edifici del quartiere EUR, costruiti sin dagli anni ’30 del secolo scorso per ospitare la prevista (e mai inaugurata), Esposizione Universale del 1942 immaginata da Mussolini, le sale del museo ospitano molte sorprese e capolavori. Da teschi umani appartenenti a specie umane vissute milioni di anni fa (come un cranio di un Neanderthal scoperto al Circeo), al bel plastico ricostruttivo di uno scavo, con cui, in base ai reperti trovati, si può stabilire la datazione e la storia di un determinato luogo. Ritrovando fossili di determinati animali, si apre uno squarcio su uno scenario da Paleolitico (a partire da circa 500.000 anni fa), oppure esaminando i resti di sepolture, ceramiche o pentolame in rame si può dare un'occhiata a come le prime comunità umane vivevano nel Neolitico (a partire da 10.000 anni fa circa). Tutto merito di un uomo eccezionale come Luigi Pigorini, divenuto anche senatore nel 1912, un uomo che definiva i musei "scuola della nazione", un curioso, innanzitutto, che credeva fortemente nel ruolo apicale della Roma antica, a cui si ispirò anche per le sue convizioni unitarie nel turbolento periodo di fondazione del regno italiano.
Ci si è concentrati, poi, sulla zona attorno a Roma e non solo, avendo così idea di come attività umane fossero già ampiamente presenti prima dell’ufficiale fondazione dell’Urbe. Insomma, un grandioso viaggio nel tempo, a ritroso per scoprire i segreti dei nostri veri antenati. Vi sono anche alcune Veneri, piccole statuette di culto riscontrate in diverse comunità proto umane del passato, ancora portatrici di enigmi e segreti. Un piccolo viaggio che consiglio di fare in questo grande museo del quartiere Eur, zona ricca di altre strutture museali che vi suggerisco di visitare e che certamente renderà ancor più particolare una visita a Roma.
