Un luogo davvero magico di Roma è la Basilica di San Clemente con i suoi, straordinari, sotterranei. Vengo spesso qui in tour, dando la possibilità ai visitatori di comprendere quanto lunga sia la storia di Roma, quanto il sottosuolo della Città Eterna sia fecondo e splendido, e quanto l’evoluzione storica di un singolo luogo sia ancora ben visibile. La Basilica di San Clemente, infatti, è una chiesa molto antica, risalente al V secolo d.C. e dedicata al terzo pontefice della storia, con la quale davvero possiamo comprendere quanto Roma sia speciale, antica e storica. Da guida turistica non posso non consigliarvi questa meraviglia!

I sotterranei della Basilica di San Clemente a Roma, infatti, si sviluppano nel sottosuolo per metri e metri, andando indietro nel tempo e facendoci scoprire come la zona si sia evoluta. Immaginate: partiamo dal livello di calpestio attuale della basilica, risalente alla completa ristrutturazione nel Medioevo (XIII secolo), con il suo pavimento cosmatesco ed il suo splendente mosaico. Da lì, scendiamo verso il primo livello, dove possiamo ammirare l'originale basilica risalente al V secolo d.C.: dalle antiche colonne ad alcuni frammenti marmorei, per non parlare degli affreschi e delle mura che, modificando l'ambiente interno, furono aggiunti nel corso del IX e X secolo. Un vero puzzle storico, a cui si aggiunge, poi, un secondo livello. Scendendo sempre più nel sottosuolo, ed andando indietro nel tempo, giungiamo al III secolo d.C., dove un antico mitreo fu costruito. Luogo sotterraneo e misterico per eccellenza, il mitreo era il santuario dedicato alla divinità persiana Mitra, che molto favore ebbe tra i soldati romani di stanza in Persia e di ritorno a Roma, o tra gli schiavi. Annesso al mitreo ci sono alcuni ambienti in cui gli iniziati studiavano, per poter arrivare alla piena conoscenza della verità e dei misteri.

Ma non è finita qui, poiché un terzo ed ultimo livello ci aspetta! Andando sempre più a ritroso nel tempo, arriviamo al I secolo d.C., quando laddove sarebbe sorta la basilica troviamo alcuni ambienti spogli forse appartenenti ad una domus, appartenente probabilmente ad un ricco proprietario. Da cosa lo sappiamo? Dalla tipologia abitativa, dal numero di stanze rinvenute, ad una piacevole, dolce e bellissima sorgente sotterranea, che ancora oggi scorre lì ed è visibile, con la sua acqua potabile e cristallina. Che il proprietario avesse un accesso all'acqua tutto per lui? In tal caso, doveva avere molti soldi e molte amicizie influenti. Si protende anche per l’ipotesi che tali ambienti fossero destinati invece ad un horreum, dunque un magazzino per stoccare beni di prima necessità. O, ancora, si ipotizza che l'ultima livello sotterraneo ospiti ambienti ricavati per ospitare la zecca di Roma, nel corso del I secolo d.C. In un modo nell’altro l’affascinante mondo sotterraneo della Basilica di San Clemente a Roma attesta una volta di più quanto stratificato sia il sottosuolo di una città come l’Urbe, che mai smette di stupire.