Ecco un’altra opera dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, specializzata nell’arte del ’900 la quale arricchisce certamente l'offerta culturale della Città Eterna, dandoci un'ulteiore possibilità di capire come Roma sia capace di mostrare l'intera storia dell'arte, anche un periodo insospettabile per una città così storica. Pronti per seguire una guida turistica locale nell'inesplicabile ma meraviglioso mondo dell'arte moderna?

Qui vedete le "Tre Età della Donna", uno dei capolavori dell’austriaco Klimt. Ci troviamo agli inizi del nuovo secolo, quando l’arte cominciò ad uscire dai soliti canoni (pittura - scultura - architettura) per abbracciare altri segmenti produttivi, come il design e l’arredamento. E Klimt, nel suo linguaggio artistico, fece sua questa tendenza: vediamo tre figure femminili (da sinistra a destra, una signora anziana, una donna ed una bambina) in rappresentanza della durata della vita, volta al femminile. Interessante notare come le qualità fisiche delle tre donne rispecchino, in tutto e per tutto, la loro età. Guardate, ad esempio, la figura femminile sulla sinistra: la schiena incurvata fa pensare alla durezza del lavoro che la donna, ormai anziana, ha svolto nel corso degli anni. La sua pelle incartapecorita fa da contrasto alla pelle liscia, levigata e più chiara della giovane e della bambina, quest’ultima quasi abbandonata alla prima, in un gesto che sembra materno. Interessante notare, inoltre, come la figura dell’anziana sembri quasi abbracciare le altre due. Apparentemente è come se essa voglia includere le altre due, come se, in un certo qual senso, le stia salutando prima di lasciare loro spazio. Non solo, poiché le tre figure possono avere, anche, una visione della vita completamente differente: se la donna anziana si copre in volto, in un gesto drammatico che sembra quasi sottolineare la sua paura della morte (come se non volesse vedere), gli occhi chiusi e l’espressione serena e tranquille delle altre due figure paiono, invece, accettare quasi con gioia ciò che il futuro riserva loro.

Inoltre non è mai da dimenticare come la figura della donna per Klimt era importante, in quanto generatrice di vita ma anche, non in questo caso, come ingannatrice e tentatrice. Ciò che emerge spesso, in generale, dalle opere di Klimt è anche un senso un po' vago, una domanda che Klimt si pone sul senso della vita. Quanto ha senso la vita? La figura femminile può tentare di rispondere a questa domanda, a questa vaghezza, una figura femminile che, però, è capace di essere angelo e demone assieme. Il grande dolore della donna anziana sulla sinistra fa da contraltare all'amore materno della giovane a suo fianco. Come scrisse Tietze, amico intimo di Klimt, "C’era in lui [Klimt] come una lacerazione che gli impediva di abbandonarsi alla vita. Per molti anni fu legato da intima amicizia a una donna, ma non riuscì mai a decidersi a un sì definitivo. Si sente che la nevrosi erotica che anima i suoi disegni più vibranti nasce da un’esperienza dolorosa. Klimt non ha mai voluto assumersi la responsabilità di essere felice, e l’unico privilegio che concesse alla donna che amò per anni fu di consolarlo nel momento della morte". Tietze si riferisce a Emilie Floge, l'unica donna che forse lui abbia mai amato. 

Tornando all'opera d'arte notiamo come essia sia completamente bidimensionale, senza prospettiva né profondità (in quanto ciò che di fondamentale c’è non è lo stile ma il soggetto rappresentato) notiamo come lo sfondo sia colorato ed arabescato, con molte spirali che riportano sempre all’idea di vita. Un’opera pregevole per l’epoca, che caratterizza uno degli aspetti dell’Art Noveau, corrente di pensiero, non solo artistica, che si svilupperà agli inizi del ’900. In questo modo, con questo ulterirore capolavoro, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma conferma quanto preziosa sia la sua stessa collezione, così incentrata su un modo di fare arte completamente diversa a quella a cui noi siamo abituati, un'arte che a volte fece scandalo a scalpore (come potete leggere in questo articolo, cliccando qui).